domenica 21 dicembre 2008

Gap Generazionale



Per le vacanze di natale mi sono preso una pausa dal lavoro e sono sceso in Italia, a Mentana per l'esattezza. Dove soggiornerò per una settimana per poi fare ritorno all'estero.
Alloggio nella stanza che mia mamma ha sempre cura di mantenere quasi come quando la lasciai aperte virgolette definitivamente chiuse virgolette 4 anni fa. Con l'unica differenza che le cose che si accumulano negli scaffali e nell'armadio non sono più roba mia, e i libri e i DVD e altre attrezzature tecnologiche che starebbero troppo strette nella casa all'estero, cominciano a stare stretti pure qua, in questa stanza che è immensa.
Immensa lo è sempre stata, anche se io nel frattempo sono cresciuto, ma in ogni scaffale posso tranquillamente riconoscere le varie fasi della mia vita. I libri di Gibran, quelli di Keruoac, I fumetti di Andrea Pazienza, le VHS di Kevin Smith, i puzzle, il poster di Guccini, l'angioletto ricamato e la bacheca di compensato con i disegni che facevo quando ero un artista.
Accanto a loro adesso comincia ad accumularsi roba che non è più mia, e che piano piano sembra prendere sempre più spazio.

C'è una mensola, che è troppo in alto per essere divorata dal nuovo che avanza in cui sono ancora conservati i miei vecchi diari delle superiori, e oggi, in preda ai deliri di onnipotenza, li ho presi perché ho deciso di buttarli perché se serve spazio quello potrebbe essere un buon punto di partenza per crearne di nuovo. Senza prima dargli un ultima sfogliata.
Li ho aperti e sfogliati con curiosità, e li ho trovati pieni zeppi di scritte, riflessioni, confessioni, dediche, canzoni e frasi che se mi perdessi ad analizzarle, ne uscirei pazzo. E sono venuto così a conoscenza di aver avuto un alter ego adolescente di cui praticamente ignoravo l'esistenza.
Per esempio, io mi sono sempre lamentato del fatto che non ho testimonianze fotografiche della mia adolescenza, ma sfogliando quei diari son venute fuori delle foto di cui praticamente avevo rimosso il ricordo, e con esso anche il momento, la persona, la situazione ivi rappresentata.
In alcune mi sono proprio perso... come se veramente le vedessi per la prima volta.
In altre cose invece mi sono trovato quasi a provare simpatia per quel mio alter ego adolescente e a commentare con dei grossi sorrisi le riflessioni che faceva circa le perenni litigate dei genitori sempre in crisi matrimoniale, le sfighe con le ragazze, i bigliettini fugaci, i pensieri anarchici, le canne fumate con gli amici e le taschette dove nascondere i duescudi™ di fumo, i desideri di emergere dalla merda della quotidianità e la convinzione di essere stati solo sfortunati e che agli altri va sempre tutto meglio.
Grossi sorrisi come a dire Eh sì... chissà se io avessi scritto queste cose così adesso che ho 30 anni (quasi... NdA).
Scopro però con piacere che con il mio alter ego adolescente condivido a larghe linee ancora delle grandi passioni: la letteratura, i Beatles, De André, Guccini, Jesus Christ Superstar, l'amore per l'anarchismo e la voglia di libertà intesa come evasione dallo schifo. Per dirne una: ieri sera sono uscito con gli stessi identici amici che il mio alter ego ha cominciato a frequentare più di 10 anni fa... e ho scoperto anche che con una mia carissima amica, all'epoca si scambiava dei gran bigliettini di nascosto tra un'ora e l'altra di lezione pieni di riflessioni sulle canzoni di Daniele Silvestri e di ti voglio bene scritti con somma cura e devozione.
Merda... se questi giorni la rivedo glieli tiro fuori a tradimento: voglio proprio vedere come si giustifica.

E per una settimana questa stanza, che sta cominciando a diventare piccola, sarà il nido ove in qualche modo conviverò con il mio alter ego adolescente con l'assurda presunzione di considerarmi nettamente migliore adesso, che ho un lavoro, una relazione stabile, sono autosufficiente e frequento un ambiente completamente diverso rispetto a quello suo conducendo una vita con molte meno privazioni e più soddisfazioni. In una cosa però devo ammettere il mio alter ego adolescente è molto meglio di me: lui ha molto più talento per la scrittura di me, e le cose che scrive sono veramente interessanti.
Facciamo così... quei diari li tengo ancora. Hai visto mai dovessero servire tra altri 10 anni per un altro inutile post...

lunedì 15 dicembre 2008

Cose varie

Il fine settimana appena trascorso ha dato ampie possibilità di espressione al mio ego critichino riempiendo ogni giorno di momenti e possibilità per mettersi su di un piedistallo immaginario (poniamo sia un blog) e argomentare sul nulla con il talento tipico dei predicatori nelle strade inglesi, o nel mercato rionale o sul pulpito tutte le domeniche.

Venerdì sera, per esempio il mio ego ha gioito alla vista del terzo episodio della quinta serie di Desperate Housewives ove, senza spoiler alcuno, si può affermare che Susan è stupida come "l'acqua dei broccoli", Tom si riconferma il mio personaggio preferito (e quello in cui mi rispecchio maggiormente), Gabrielle è sfigata anche un po' per scelta, e non solo per condizione e Bree una gran bella donna.

Sabato sera, poi, secondo la migliore delle tradizioni italiote del cinemino natalizio, non mi son fatto mancare la visione dell'ultimo film di Gabriele Salvatores "come dio comanda" tratto dall'omonimo libro di Nicolò Ammaniti. Avendo adorato il libro, sinceramente, ci son rimasto abbastanza male a vedere tutti quei tagli nella sceneggiatura: e che cazzo! Han levato così di netto Danilo Aprea, e la storia dell'ass. sociale Trecca-De Luigi (che secondo me avrebbe reso benissimo) mentre tutto il film gira intorno a questo amore tra Cristiano e Rino Zena, e a quel cazzone di Quattro Formaggi. Grande Eliuccio nostro: diventi sempre più bravo... come se non lo fossi già!
Appena uscito dal cinema, mi sono confrontando con la graziosa controparte femminile alla quale facevo notare come i grossi tagli abbiano un po' amplificato il mio disagio nei confronti del film. Inoltre, essendo un devoto fan di Salvatores, mi aspettavo qualcosa di più dal punto di vista registico, visto che per quanto curata possa essere, ho visto una regia piatta, poco virtuosa, ma non per questo non efficace, anzi: La sequenza del bosco vale da sola moltissimo, molto più di tutto il film in sé.
Quindi non so se dire se è un film che mi è piaciuto o meno. Posso però dire che è un film che mi ha lasciato insoddisfato. Questo sì... lo posso dire senza remore alcuna.

Come se non bastasse, la domenica sera, in uno dei pochi locali di Bologna dove fanno veramente bella musica dal vivo sono stato a sentire gli Eva Mon Amour.
Per chi non lo sapesse, gli EMA nascono dalle ceneri dei Cappello a Cilindro. Gruppo fantastico di musica d'autore de li castelli romani che nei loro 4 / 5 anni di esibizioni hanno ricevuto consensi ed applausi ovunque.
Posso vantare anche un certo rapporto di confidenza con i membri del gruppo (li ho anche tra gli amici di feisbuk) ed incontrarli è stata una grande gioia da parte mia, un po' come quella provata da un devoto fan che si aspetta sicuramente una bella serata in compagnia della loro musica (anche se adesso fanno un genere completamente diverso rispetto ai CaC).
E infatti le mie aspettative non sono state deluse... anzi... Per quel poco che è durata (purtroppo) è stata un esibizione che non esagererei a definire bellissssima. Musica coinvolgente, testi belli, momenti di pura psichedelia. Insomma: pura essenza di musica Indie che strizza più l'occhio all'estero che alle sonorità a cui ormai siamo abituati in itaglia.
Ovviamente, ho preso il cd (che uscirà a gennaio nei negozi, ma che vendevano già) che farà nei prossimi giorni una serena colonna sonora alle mie giornate.
Una piccola menzione per Airìn, la cantante che ha aperto la serata... ma non ne vale la pena...

Dopo tutto, ho preso l'autobus a mezzanotte e mezza, e in meno di 10 minuti ero a casa. Soddisfatto anche del fatto che è bello uscire la sera in centro a Bologna e spostarsi da San Lazzaro in autobus, senza preoccuparsi del parcheggio, del disco orario o di chissà quale altra bega legata all'utilizzo del mezzo privato.

giovedì 11 dicembre 2008

martedì 9 dicembre 2008

Il Mandala Natalizio


L'anno che mi sta per finire, per certi versi è stato molto simile a quello precedente.
In comune ci sono un sacco di cose: In entrambi gli anni ho cambiato più di un lavoro, ho conosciuto diverse persone, ho amato la stessa donna, ho scritto poco e niente etc etc...
Quindi, se tanto mi da tanto, l'anno prossimo dovrebbe continuare questo cerchio, ma con le sfumature casuali che da sempre contraddistingue il mio fatalismo.

Onestamente spero proprio di no.
Ho bisogno e voglia di un po' di cambiamenti diversi e di stabilità diverse.
Ma sarebbe bello essere creatori del proprio Mandala, ma non si può. Al massimo puoi distuggere in una manciata di secondi quello realizzato negli precedenti 12 mesi. E preparare la tavola pultia per il nuovo, con altri colori, altre emozioni e altre storie e nuovi propositi.
E il solito proposito per l'anno nuovo è quello di perdere un po' di chili... ma come al solito il modo più veloce per farlo è amputarmi una gamba.

mercoledì 3 dicembre 2008

What are you waiting for?


In attesa che succeda qualcosa...

martedì 2 dicembre 2008

La normalità del non sapere cosa cucinare.

Prendendo spunto dai blog di questo amico e di questa amica che ogni tanto leggo con ghiotta avidità mi viene in mente che spesso e volentieri, a quest'ora, piuttosto che a scrivere e a cazzeggiare su feisbuk, visto che la controparte femminile è in palestra, sorge l'atavica domanda in my mind: cosa cucinare questa sera?

A volte la risposta è semplice (nonché dettata dalla necessità), altre volte è talmente vasta la possibilità di scegliere che si esce pazzi e si sceglie poi la prima cosa che verrebbe in mente quando la risposta è semplice.

Stasera, lo chef OsteLinus propone: Pollo al forno con verdurine di contorno. Piatto unico.
Ingredienti: Coscie di pollo(*), verdure: nello specifico zucchine, peperoni e melanzane.

La preparazione è semplice.
Pulite tutte le verdure, e in una teglia abbastanza, oliata e con uno spicco di aglio, capiente mettere tutte le verdure sopracitate tagliate a quadrettini, a striscioline o a mezzaluna (a seconda della verdura desiderata). Adagiatevi sopra il pollo e mettete tutto nel forno pre riscaldato a 200° per una 40ina di minuti circa. Salare a piacimento, aggiungendo spezie (consiglio pepe o paprika) e se si vuole anche il rosmarino.
Alla fine il risultato dovrebbe essere qualcosa di appetitoso e di buono nel suo insieme...
Buon appetito.

(*) che poi ora che ci penso, anche il classico petto di pollo potrebbe andare bene, anche se non è proprio il massimo farlo al forno... ma se opportunamente tagliato a quadrettini e mimetizzato tra le verdure poteva avere il suo porco effetto...