mercoledì 26 agosto 2009

Francesca Archibugi - Questione di cuore

Con piacere ieri ho scoperto questo film, di cui non sapevo niente, e che tra l'altro mi aveva pregiudizialmente fatto storcere il naso per la presenza di Antonio Albanese.
E invece è un film molto delicato, piacevole, scorrevole e sicuramente d'impatto. Con tante venature di quella romanità che tendenzialmente preferisco, quella poco turistica e molto popolare che nessuno stereotipo riesce a definire (la battuta di Albanese sul caffè ar vetro miha fatto letteralmente rotolare dalla sedia...).

E a parte i soliti interrogativi che una pellicola del genere può portare a scatenare più o meno nella mente dello spettatore, la Comencini sottolinea molto il lato di una romanità occulta, molto più simile a Remo Remotti che ad Alberto Sordi, dove l'espressione anche se sguaiata non è mai volgarità.

Ecco. Son questi i film che fanno piacere al cuore. Film di cui non sai nulla, di cui non hai letto nulla, visti per caso perché l'altro film in programma era troppo lontano da andare a vedere, e con leggeri pregiudizi sugli attori. Ormai situazioni più uniche che rare, ma quando capitano... piacevolissime. E poi Kim Rossi Stuart è come il vino, più invecchia più diventa buono... e un bicchiere di vino buono fa buon sangue (saggezza popolare).

venerdì 21 agosto 2009

De bello tecnologico

Ok.
Odio i siti web. L'ho detto. Non ne posso più: sono la cosa più inutile del mondo.
Sono una tecnologia obsoleta destinata a sparire nell'arco di tempo (speriamo) più breve possibile.
E' proprio il concetto che sta dietro il sito web che rende il tutto obsoleto.
Purtroppo, o per fortuna, siamo in Itaglia, dove ancora si investe tanto (ma mai abbastanza) sulle tecnologie obsolete. Quindi pagnotta assicurata per i prossimi 25 anni almeno.

Odio i siti web. Odio quelle tecnologie che vengono spacciate come innovative come Silverlight (appena nate, ma già vecchissime) e odio i Programmatori Flash che dopo tanti anni fanno sempre la stessa identica galleria fotografica, mentre io con jQuery e meno risorse faccio le stesse identiche cose (e pure più accessibili).

Odio i siti web. Li odio li odio li odio! Li odio di un odio di chi più o meno li ha visti nascere e diventare da contenitori di informazioni a inutili contentiori di informazioni.

Odio i siti web. Quelli statici soprattutto. Allargando il cerchio di azione, odio tutti quei siti che non tengono presente dell'esigenze del navigatore. Per come la vedo io, internet dovrebbe essere solo un motore di ricerca che risponde a delle domande in maniera secca: sì, no, avanti, dietro, sopra, sotto a tutte le domande.
Esempio: ho voglia di andare al Louvre, ma non so gli orari di apertura, allora faccio una ricerca su internet per gli orari appoggiandomi al motore di ricerca più intelligente del mondo in modo ah ah tanto mi capisce subito intelligente, appunto. Evito di cercare "quali sono gli orari di apertura del louvre?" e cerco "louvre orari" (la sintesi, per dio!) : 16 mila risultati (e sono stati pure bravi...) in 0.31 secondi. E il link interessante è solo il 2°. Ma solo dopo aver letto delle informazioni noiosissime su cos'è il Louvre. Accidenti a voi, inutili siti: ma che me frega a me?!? voglio gli orari del museo, non la storia! E poi chi ha scritto quelle informazioni lì? chi lo conosce? è affidabile? Troppi passaggi... ecco perché odio i siti web.

Odio i siti web. Odio dover stare seduto davanti al computer con una tastiera tra le mani a muovere in maniera ordinata i polpastrelli sulla tastiera. Se internet è sempre in movimento e ovunque, perché vi accedo sempre dallo stesso posto?

Odio i siti web. E sotto certi punti di vista dovrei adorare i social network, il cosiddetto web 2.0. Il web partecipativo, migliore di ieri ma ancora migliore domani, sempre e comunque innovato ed integrato da informazioni secche: sì, no, caldo freddo, sopra, sotto, avanti, dietro. Sempre e comunque ovunque. Infatti adoro YouTube, Google Reader, Facebook, Twitter, Flickr e più o meno tutte le piattaforme che non ti fanno perdere tempo perché sanno già cosa vuoi sapere oppure ci mettono poco a capirlo. Che poi diciamolo: alla fine ho sempre voglia di sapere due stronzate io. Come sta Tizio, che è successo a Caio, com'è diventato Sempronio e come si arriva da Franceschiello. Fine.
E infatti in momenti come questi che mi odio per non possedere uno SmartPhone all'avanguardia ed essere on line ovunque, ma poi mi calmo e mi rendo conto che andando in giro mica ho poi tanta voglia di stare con il naso incollato al minimonitor per ogni minima stronzata. Anche se temo... che il passo successivo sarà quello... volente o nolente. E ritorno ad odiare i siti web.

Odio i siti web. Perché? Perché gli SmartPhone me li hanno fatti odiare, visto che certi SmartPhone sono nettamente migliori in usabilità e prestazioni per navigare su Internet (e solo chi usa regolarmente certi oggettini sa di cosa sto parlando...).
E per un programmatore web ste cose devono essere il pane quotidiano. E si dovrebbe sbrigare a capirlo altrimenti si fa presto rimanere indietro.
Ma per fortuna, o purtroppo siamo in Itaglia. Quindi pagnotta assicurata per i prossimi 25 anni almeno.

Ok, ora basta con l'odio, visto che tra l'altro lo sto scrivendo pure su un post pubblicato su un blog... roba da far venire l'orticaria.

martedì 18 agosto 2009

Il nuovo gioco


Diciamo che nonostante tutto, io e il mio amico immaginario e schizofrenico, non ci facciamo mai mancare nulla. Giusto così, per alimentare la tesi che in fondo, il vero pazzo è lui, e non io.

E così, come un bambino che non sa resistere a nulla, dopo aver visto la naturale evoluzione dell'ormai vecchio, ma pur sempre affascinante cubo di Rubik, denominato Rubik' 360 l'ho preso senza neanche consultarmi troppo e tornato a casa, sempre io e il mio amico immaginario e schizofrenico, ci abbiamo giocato.
All'inizio è stato un po' ostico comprendere il meccanismo, ma alla fine, in un'ora circa, ogni sfera gravitava nell'apposito e rispettivo buco.
In barba al mio amico immaginario e schizofrenico che non mi riteneva all'atezza della prima volta.

Stamattina, pensando comodamente sulla tazza in bagno, ci ho riprovato. E in pochi minuti (quelli sufficienti per fare quella cosa lì... quella grossa) ho messo a posto 2 sfere su 6, e stasera cercherò di migliorare il tempo.

Econ l'adeguata colonna sonora, farò un video e lo metterò su youtube, com'è giusto che sia.

lunedì 17 agosto 2009

Fine Ferie e Frivolezze



E per quest'anno è andata com'è andata.
Alla fine è stato un mese tanto movimentato che valeva la pena essere assenti, non solo dalla rete, ma anche in quella cosa priva di blog e twitter che è la vita vera (come se ad un tratto se ne potesse fare a meno).

Un po' più rosso del solito, e in contro tendenza alle mode generali, con un po' di pesi fisici in meno, torno in ufficio ufficilamente a riposarmi e a riprendere la vita da tecno nerd a cui sono totalmente fedele.

In quest'estate non ho letto un cazzo, non ho ascoltato musica, non ho gratificato il mio cervello con iniziative degne per i nuovi neuroni, non ho conosciuto gente nuova e non mi sono dedicato a curare il mio corpo come un tempio.

Ho altresì deciso che
  • comprerò Wired;
  • fare lo zio è bello, ma non tanto bello quanto potrebbe essere fare il papà;
  • appena vinco il super enalotto , dopo aver dispensato qualche centinaia e centinaia e centinaia di lire ai miei amici sparirò;
  • imparerò ad usare il trapano;
  • metterò a posto casa in attesa di ospiti erranti o meno;
  • c'è sempre chi sta peggio;
  • il mare a San Nicola non è assolutamente paragonabile a Punta Penna;
  • la mia tartaruga di sabbia gigante sarà un piacevole ricordo per diversi bagnanti;
  • Nicola, quello degli arrosticini, è un grande, anche se gli arrosticini alla fine non erano un granché;
  • partire alle 21 ed arrivare alle 2 è una gran figata, molto meglio che partire alle 16 ed arrivare alle 2 lo stesso.
  • con poche ore di sonno si può scrivere cazzate.

E per quest'anno siamo a posto (?!).

venerdì 7 agosto 2009

Irripetibile


sono le ore 12 e 34 minuti e 59 secondi del 7/8/9

mercoledì 5 agosto 2009

Oh Portami Via Di Qua, Sto Male



Una delle peggiori frasi per iniziare una canzone.
Una canzone molto bella tra l'altro, sia nella versione orginale che nella cover.
Ma questo non basta a nascondere il fatto che "Portami via di qua sto male" non si può sentire.
E' brutto... non mi piace. Ma non vedo valide alternative.