venerdì 21 agosto 2009

De bello tecnologico

Ok.
Odio i siti web. L'ho detto. Non ne posso più: sono la cosa più inutile del mondo.
Sono una tecnologia obsoleta destinata a sparire nell'arco di tempo (speriamo) più breve possibile.
E' proprio il concetto che sta dietro il sito web che rende il tutto obsoleto.
Purtroppo, o per fortuna, siamo in Itaglia, dove ancora si investe tanto (ma mai abbastanza) sulle tecnologie obsolete. Quindi pagnotta assicurata per i prossimi 25 anni almeno.

Odio i siti web. Odio quelle tecnologie che vengono spacciate come innovative come Silverlight (appena nate, ma già vecchissime) e odio i Programmatori Flash che dopo tanti anni fanno sempre la stessa identica galleria fotografica, mentre io con jQuery e meno risorse faccio le stesse identiche cose (e pure più accessibili).

Odio i siti web. Li odio li odio li odio! Li odio di un odio di chi più o meno li ha visti nascere e diventare da contenitori di informazioni a inutili contentiori di informazioni.

Odio i siti web. Quelli statici soprattutto. Allargando il cerchio di azione, odio tutti quei siti che non tengono presente dell'esigenze del navigatore. Per come la vedo io, internet dovrebbe essere solo un motore di ricerca che risponde a delle domande in maniera secca: sì, no, avanti, dietro, sopra, sotto a tutte le domande.
Esempio: ho voglia di andare al Louvre, ma non so gli orari di apertura, allora faccio una ricerca su internet per gli orari appoggiandomi al motore di ricerca più intelligente del mondo in modo ah ah tanto mi capisce subito intelligente, appunto. Evito di cercare "quali sono gli orari di apertura del louvre?" e cerco "louvre orari" (la sintesi, per dio!) : 16 mila risultati (e sono stati pure bravi...) in 0.31 secondi. E il link interessante è solo il 2°. Ma solo dopo aver letto delle informazioni noiosissime su cos'è il Louvre. Accidenti a voi, inutili siti: ma che me frega a me?!? voglio gli orari del museo, non la storia! E poi chi ha scritto quelle informazioni lì? chi lo conosce? è affidabile? Troppi passaggi... ecco perché odio i siti web.

Odio i siti web. Odio dover stare seduto davanti al computer con una tastiera tra le mani a muovere in maniera ordinata i polpastrelli sulla tastiera. Se internet è sempre in movimento e ovunque, perché vi accedo sempre dallo stesso posto?

Odio i siti web. E sotto certi punti di vista dovrei adorare i social network, il cosiddetto web 2.0. Il web partecipativo, migliore di ieri ma ancora migliore domani, sempre e comunque innovato ed integrato da informazioni secche: sì, no, caldo freddo, sopra, sotto, avanti, dietro. Sempre e comunque ovunque. Infatti adoro YouTube, Google Reader, Facebook, Twitter, Flickr e più o meno tutte le piattaforme che non ti fanno perdere tempo perché sanno già cosa vuoi sapere oppure ci mettono poco a capirlo. Che poi diciamolo: alla fine ho sempre voglia di sapere due stronzate io. Come sta Tizio, che è successo a Caio, com'è diventato Sempronio e come si arriva da Franceschiello. Fine.
E infatti in momenti come questi che mi odio per non possedere uno SmartPhone all'avanguardia ed essere on line ovunque, ma poi mi calmo e mi rendo conto che andando in giro mica ho poi tanta voglia di stare con il naso incollato al minimonitor per ogni minima stronzata. Anche se temo... che il passo successivo sarà quello... volente o nolente. E ritorno ad odiare i siti web.

Odio i siti web. Perché? Perché gli SmartPhone me li hanno fatti odiare, visto che certi SmartPhone sono nettamente migliori in usabilità e prestazioni per navigare su Internet (e solo chi usa regolarmente certi oggettini sa di cosa sto parlando...).
E per un programmatore web ste cose devono essere il pane quotidiano. E si dovrebbe sbrigare a capirlo altrimenti si fa presto rimanere indietro.
Ma per fortuna, o purtroppo siamo in Itaglia. Quindi pagnotta assicurata per i prossimi 25 anni almeno.

Ok, ora basta con l'odio, visto che tra l'altro lo sto scrivendo pure su un post pubblicato su un blog... roba da far venire l'orticaria.

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