domenica 27 dicembre 2009

“Ho pronta la classifica del decennio”

Come abitudine vuole, ogni anno, noi indie snob del cazzo amiamo salire sul piedistallo con un post in cui facciamo un elenco dettagliato ed accurato della lista del 10: i 10 dischi, i 10 concerti, le 10 cose che facciamo solo noi indie snob.

Mo, siccome tocca essere onesti, è da novembre che non scrivo niente sul blog al punto quasi da averlo dimenticato a tratti, non è che perché in un pomeriggio post-alcolic-culinar-fancazzista sto troppo pigro per fare qls di vagamente movimentato e in piedi, allora salgo sul piedistallo...

Quindi segue una serie di PREMESSE che non porteranno assolutamente a nessuna conclusione ma che riassumeranno in maniera completamente inutile l'anno 2009.

Allora, c'è da sapere che nel 2009 ho compiuto 30 anni: decisamente il giorno più bello dell'anno...

Inoltre, davanti ad un messo che per convenzione chiameremo notaio, la donna più bella del mondo ed io siamo stati uniti nel sacro vincolo del mutuo...

Aggiungiamoci che ho un grosso raffreddore perché un paio di settimane fa a seguito di una nevicata ho spalato per la prima volta in vita mia la neve...

Nonostante tutto, il lavoro va a gonfie vele, e di questo un po' me ne vergogno...

Per non parlare poi del fatto che per tutto l'anno ho ascoltato musica di merda: cioè... di merda merda merda merda proprio no, ma su last.fm la mia classifica personale di dischi / artisti più suonati ci stanno delle cose veramente assurde e completamente anacronistiche (che adoro tutte ma anche no) perché causa poca intraprendenza non ho avuto il giusto tempo da dedicare alla scoperta di nuovi gruppi o nuovi album da inserire nello scrobbling. Prometto che rimedierò a questa mancanza, più che altro perché la forte auto-stimolazione culturale che mi ha sempre contraddistinto quest'anno è venuta completamente meno...

Parallelamente, ho letto pochissimi libri, ma veramente pochi... complice il fatto che non faccio grandi spostamenti quotidiani e che di corpo vado regolare e liscio non ho granché tempo da dedicare alla lettura di una decina di pagine al giorno. Poi c'è anche da dire che mi sono affezionato a Wired oltre che l'onnipresente Linus che giacciono letti e straletti sul comodino del mio letto... Quindi arretratezza culturale non si può dire...

Come se non bastasse a novembre mi sono fatto il regalo di Natale: l'iPhone, visto che ormai ce l'han cani e porci, e non so se abbaiare o grugnire; ma nel frattempo: wow che figata...

D'altro canto non è che coi concerti va meglio, ne ho visti sicuramente di più rispetto alla media dell'anno scorso, e tra questi alcuni han lasciato il segno, ma... come dire... manca sempre quel quid da rendere il tuo imprevedibile ed emotivamente devastante.

Invece devo ammettere che mi son dovuto piacevolmente ricredere perché da ottobre, insieme alla donna più bella del mondo, seguo con estremo interesse e passione un corso di Yoga. E per uno come me che ha sempre disprezzato chi si professa new age del cazzo, è una gran cosa... mi son dovuto piacevolmente ricredere perché riconosco il fatto che verso questa disciplina ho avuto un approggio pregiudiziale sbagliato, e ora mi chiedo come posso aver fatto senza per tutti questi anni. Grazie anche al maestro-istruttore... ma non è questo il posto per parlare di lui.

Fortunatamente non ho un film preferito dell'anno: se quest'anno dovessi sommare le ore che ho passato davanti alla televisione verrebbe fuori un numero talmente irrisorio che lo stato si dovrebbe solo che vergognare visto che mi manda lo stesso i cedolini per il canone rai: bastardi avidi! Se invece si sommassero le ore passate a vedere telefilm... ehm... ecco... non sarebbe poi sta gran bella figura.

Purtroppo mi sono pure incartato per quanto riguarda i miei timidi tentativi di riprendere a scrivere, perché manco di costanza e perché sopratutto ho scritto un sacco di roba / buttato giù un sacco di appunti che non so più come ricollegare all'idea di partenza. Tecnicamente nel mio hard disk si annidano circa 2-3 storie intrigate tra loro al punto che non so più se è una storia sola o ne sono tre. Ma fortunatamente bisogna pure dire che non sono uno scrittore di professione, quindi il mio fantomatico editore può dormire pure notti tranquille...


Fine del decennio, inizio del decennio.


Per il ventidieci auspico grandi cambiamenti come quelli di questo decennio e di questo 2009 che sta per finire, però solo in positivo che più positivo non si può.

Adesso fatemi leggere la vostra lista del decennio.

giovedì 19 novembre 2009

domenica 15 novembre 2009

Domenica

Venerdì sera: ho portato la dolce metà al concerto dei Perturbazione.
Sabato sera: la dolce metà mi ha portato al concerto dei La Differenza.
Domenica si fanno le pulizie, si dorme fino a tardi, si mangia pasta coi carciofi e si sta a casa a ciccioneggiare sul divano a vedere vecchi DVD appena entrati nella collezione, spezzoni del "Senso della vita" da YouTube, a litigare per un nuovo episodio di Lightman o di Monk mangiando la coppa malù.
Mentre fuori scende lentamente la nebbiolina tipica della zona con il tempismo perfetto per chi cerca la giustificazione per la voglia di stare chiusi dentro casa al calduccio, con due felpe una sopra l'altra sotto la copertina verde acido dell'ikea che appena ci stai due minuti sotto diventa bollente.

E stasera pollo con le patate.

venerdì 23 ottobre 2009

100 post e non sentirli

Per l'occasione, avrei voluto scrivere qualcosa di sentito, ispirato, ponderato, insomma degno di essere scritto.
Ma nonostante gli sforzi, non mi mi viene in mente niente.
E visto che questo blog raccoglie i miei pensieri quando non so cosa scrivere direi che questo è il miglior modo per festeggiare.
Auguri.

domenica 11 ottobre 2009

mercoledì 23 settembre 2009

Cosmonauta



Allora...
Attenzione: se sei un nerd iper-tecnologico nostalgico comunista con il mito della politica degli anni 60 italiana e appassionato di cinema italiano che non sia Tornatore: questo messaggio è per te.
Questo film è stupendo, Non vincerà mai un oscar, non verrà mai menzionato nei libri di cinema, nessuno metterà questo dvd tra Arancia meccanica e Clerks (e certo: in italia nn c'è il dvd di clerks...). Ma questo film è stupendo.
Due ore di film serene serene, poche sbavature, bravi interpreti (tranne per un paio di elementi, ma ci può pure stare). Belli i personaggi, belli i ruoli, belli i contesti, giusti i momenti, appassionante la regia, bello il montaggio, belli i parallelismi, stupenda la colonna sonora. Che cazzo volere di più?

Vabbè... basta che sennò mi esalto troppo.

lunedì 21 settembre 2009

mercoledì 9 settembre 2009

9 settembre 2009

Oltre ad essere una data dai 3 "09" di fila, è anche il giorno in cui, ovviamente per meri interessi commerciali, viene distributa l'ennesima versione rimasterizzata della produzione musicale beatlessiana spacciandola appunto per il Beatles Day.
Poi c'è anche una cosa con un 9 di meno, cioè la notizia che uno dei più grandi gruppi della scena indie itagliana si sta per riunire per far sentire che il leone ruggisce ancora e per riprendersi quello che in un certo senso, gli spetta di diritto.
Solo coincidenze? Io e il mio amico immaginario schizofrenico pensiamo di no.

martedì 8 settembre 2009

domenica 6 settembre 2009

Favole post-moderne



C'era un tempo, in pre adolescenza, quando il dono della penna ballerina era fecondo e prolisso, in cui scrivevo delle favole con intento didattico e pedagogico. Non le solite banalità, ovviamente, ma quel tipo di banalità che poteva far colpo sulle amichette invitate a leggere sì tanta profondità di animo.
Ricordo sonetti, ballate, poesia in prosa. Il tutto coerentemente ispirato dalle letture dell'epoca: Hesse, Gibran e Calvino.

Effettivamente ogni tanto mi capita ancora di pensare, magari in quei momenti di prolungata attività cerebrale ridotta a delle nuove favole, ispirate nella forma sempre i tre di cui sopra, ma con il finale irruento, cinico e sarcastico tipico di Palahniuk, Bukowski e Coe.
Favole che fantastico sempre di leggere ai miei figli prima di andare a dormire, o raccontargliele passeggiando per strada nel parco sotto casa mentre uno tiene in mano il palloncino volante, e l'atra il gelato alla crema, entrambi rapiti dalla mia voce calda e rassicurante, e divertiti dagli sguardi attoniti della mamma.

Forse è questo il motivo principale per cui non trovo il coraggio di far uscire sta roba dalla testa e imprimerlo su fogli elettronici... tanto figli non ne ho.

martedì 1 settembre 2009

mercoledì 26 agosto 2009

Francesca Archibugi - Questione di cuore

Con piacere ieri ho scoperto questo film, di cui non sapevo niente, e che tra l'altro mi aveva pregiudizialmente fatto storcere il naso per la presenza di Antonio Albanese.
E invece è un film molto delicato, piacevole, scorrevole e sicuramente d'impatto. Con tante venature di quella romanità che tendenzialmente preferisco, quella poco turistica e molto popolare che nessuno stereotipo riesce a definire (la battuta di Albanese sul caffè ar vetro miha fatto letteralmente rotolare dalla sedia...).

E a parte i soliti interrogativi che una pellicola del genere può portare a scatenare più o meno nella mente dello spettatore, la Comencini sottolinea molto il lato di una romanità occulta, molto più simile a Remo Remotti che ad Alberto Sordi, dove l'espressione anche se sguaiata non è mai volgarità.

Ecco. Son questi i film che fanno piacere al cuore. Film di cui non sai nulla, di cui non hai letto nulla, visti per caso perché l'altro film in programma era troppo lontano da andare a vedere, e con leggeri pregiudizi sugli attori. Ormai situazioni più uniche che rare, ma quando capitano... piacevolissime. E poi Kim Rossi Stuart è come il vino, più invecchia più diventa buono... e un bicchiere di vino buono fa buon sangue (saggezza popolare).

venerdì 21 agosto 2009

De bello tecnologico

Ok.
Odio i siti web. L'ho detto. Non ne posso più: sono la cosa più inutile del mondo.
Sono una tecnologia obsoleta destinata a sparire nell'arco di tempo (speriamo) più breve possibile.
E' proprio il concetto che sta dietro il sito web che rende il tutto obsoleto.
Purtroppo, o per fortuna, siamo in Itaglia, dove ancora si investe tanto (ma mai abbastanza) sulle tecnologie obsolete. Quindi pagnotta assicurata per i prossimi 25 anni almeno.

Odio i siti web. Odio quelle tecnologie che vengono spacciate come innovative come Silverlight (appena nate, ma già vecchissime) e odio i Programmatori Flash che dopo tanti anni fanno sempre la stessa identica galleria fotografica, mentre io con jQuery e meno risorse faccio le stesse identiche cose (e pure più accessibili).

Odio i siti web. Li odio li odio li odio! Li odio di un odio di chi più o meno li ha visti nascere e diventare da contenitori di informazioni a inutili contentiori di informazioni.

Odio i siti web. Quelli statici soprattutto. Allargando il cerchio di azione, odio tutti quei siti che non tengono presente dell'esigenze del navigatore. Per come la vedo io, internet dovrebbe essere solo un motore di ricerca che risponde a delle domande in maniera secca: sì, no, avanti, dietro, sopra, sotto a tutte le domande.
Esempio: ho voglia di andare al Louvre, ma non so gli orari di apertura, allora faccio una ricerca su internet per gli orari appoggiandomi al motore di ricerca più intelligente del mondo in modo ah ah tanto mi capisce subito intelligente, appunto. Evito di cercare "quali sono gli orari di apertura del louvre?" e cerco "louvre orari" (la sintesi, per dio!) : 16 mila risultati (e sono stati pure bravi...) in 0.31 secondi. E il link interessante è solo il 2°. Ma solo dopo aver letto delle informazioni noiosissime su cos'è il Louvre. Accidenti a voi, inutili siti: ma che me frega a me?!? voglio gli orari del museo, non la storia! E poi chi ha scritto quelle informazioni lì? chi lo conosce? è affidabile? Troppi passaggi... ecco perché odio i siti web.

Odio i siti web. Odio dover stare seduto davanti al computer con una tastiera tra le mani a muovere in maniera ordinata i polpastrelli sulla tastiera. Se internet è sempre in movimento e ovunque, perché vi accedo sempre dallo stesso posto?

Odio i siti web. E sotto certi punti di vista dovrei adorare i social network, il cosiddetto web 2.0. Il web partecipativo, migliore di ieri ma ancora migliore domani, sempre e comunque innovato ed integrato da informazioni secche: sì, no, caldo freddo, sopra, sotto, avanti, dietro. Sempre e comunque ovunque. Infatti adoro YouTube, Google Reader, Facebook, Twitter, Flickr e più o meno tutte le piattaforme che non ti fanno perdere tempo perché sanno già cosa vuoi sapere oppure ci mettono poco a capirlo. Che poi diciamolo: alla fine ho sempre voglia di sapere due stronzate io. Come sta Tizio, che è successo a Caio, com'è diventato Sempronio e come si arriva da Franceschiello. Fine.
E infatti in momenti come questi che mi odio per non possedere uno SmartPhone all'avanguardia ed essere on line ovunque, ma poi mi calmo e mi rendo conto che andando in giro mica ho poi tanta voglia di stare con il naso incollato al minimonitor per ogni minima stronzata. Anche se temo... che il passo successivo sarà quello... volente o nolente. E ritorno ad odiare i siti web.

Odio i siti web. Perché? Perché gli SmartPhone me li hanno fatti odiare, visto che certi SmartPhone sono nettamente migliori in usabilità e prestazioni per navigare su Internet (e solo chi usa regolarmente certi oggettini sa di cosa sto parlando...).
E per un programmatore web ste cose devono essere il pane quotidiano. E si dovrebbe sbrigare a capirlo altrimenti si fa presto rimanere indietro.
Ma per fortuna, o purtroppo siamo in Itaglia. Quindi pagnotta assicurata per i prossimi 25 anni almeno.

Ok, ora basta con l'odio, visto che tra l'altro lo sto scrivendo pure su un post pubblicato su un blog... roba da far venire l'orticaria.

martedì 18 agosto 2009

Il nuovo gioco


Diciamo che nonostante tutto, io e il mio amico immaginario e schizofrenico, non ci facciamo mai mancare nulla. Giusto così, per alimentare la tesi che in fondo, il vero pazzo è lui, e non io.

E così, come un bambino che non sa resistere a nulla, dopo aver visto la naturale evoluzione dell'ormai vecchio, ma pur sempre affascinante cubo di Rubik, denominato Rubik' 360 l'ho preso senza neanche consultarmi troppo e tornato a casa, sempre io e il mio amico immaginario e schizofrenico, ci abbiamo giocato.
All'inizio è stato un po' ostico comprendere il meccanismo, ma alla fine, in un'ora circa, ogni sfera gravitava nell'apposito e rispettivo buco.
In barba al mio amico immaginario e schizofrenico che non mi riteneva all'atezza della prima volta.

Stamattina, pensando comodamente sulla tazza in bagno, ci ho riprovato. E in pochi minuti (quelli sufficienti per fare quella cosa lì... quella grossa) ho messo a posto 2 sfere su 6, e stasera cercherò di migliorare il tempo.

Econ l'adeguata colonna sonora, farò un video e lo metterò su youtube, com'è giusto che sia.

lunedì 17 agosto 2009

Fine Ferie e Frivolezze



E per quest'anno è andata com'è andata.
Alla fine è stato un mese tanto movimentato che valeva la pena essere assenti, non solo dalla rete, ma anche in quella cosa priva di blog e twitter che è la vita vera (come se ad un tratto se ne potesse fare a meno).

Un po' più rosso del solito, e in contro tendenza alle mode generali, con un po' di pesi fisici in meno, torno in ufficio ufficilamente a riposarmi e a riprendere la vita da tecno nerd a cui sono totalmente fedele.

In quest'estate non ho letto un cazzo, non ho ascoltato musica, non ho gratificato il mio cervello con iniziative degne per i nuovi neuroni, non ho conosciuto gente nuova e non mi sono dedicato a curare il mio corpo come un tempio.

Ho altresì deciso che
  • comprerò Wired;
  • fare lo zio è bello, ma non tanto bello quanto potrebbe essere fare il papà;
  • appena vinco il super enalotto , dopo aver dispensato qualche centinaia e centinaia e centinaia di lire ai miei amici sparirò;
  • imparerò ad usare il trapano;
  • metterò a posto casa in attesa di ospiti erranti o meno;
  • c'è sempre chi sta peggio;
  • il mare a San Nicola non è assolutamente paragonabile a Punta Penna;
  • la mia tartaruga di sabbia gigante sarà un piacevole ricordo per diversi bagnanti;
  • Nicola, quello degli arrosticini, è un grande, anche se gli arrosticini alla fine non erano un granché;
  • partire alle 21 ed arrivare alle 2 è una gran figata, molto meglio che partire alle 16 ed arrivare alle 2 lo stesso.
  • con poche ore di sonno si può scrivere cazzate.

E per quest'anno siamo a posto (?!).

venerdì 7 agosto 2009

Irripetibile


sono le ore 12 e 34 minuti e 59 secondi del 7/8/9

mercoledì 5 agosto 2009

Oh Portami Via Di Qua, Sto Male



Una delle peggiori frasi per iniziare una canzone.
Una canzone molto bella tra l'altro, sia nella versione orginale che nella cover.
Ma questo non basta a nascondere il fatto che "Portami via di qua sto male" non si può sentire.
E' brutto... non mi piace. Ma non vedo valide alternative.

venerdì 10 luglio 2009

Mal di testa e pioggia.



Arrivo in ufficio, e incontro il corriere che di solito consegna i pacchi per una nota azienda di spedizione. Nonostante sia una persona estremamente sorridente e simpatica, ti vien voglia a pelle di palrarci e di scambiarci un paio di battute nell'androne del palazzo mentre si aspetta l'arrivo dell'ascensore.
Credo sia magrebino, di circa 45 anni, bassino, magro e con due baffetti cacio e pepe con un accento italiano molto squillante.
Mi sorride e mi chiede, sei giovane ed italiano.
Gli rispondo sorridendo, .
Mi chiede, come mai tutti i giovani italiani votano berlusconi nonostante dica loro bugie.
Gli rispondo, bella domanda, è quello che mi chiedo anche io.
Smette di sorridere e mi confessa, non riesco a capire come sia possibile.
Io lo guardo e gli dico, guarda che è un periodaccio non solo per te, ma anche per me.
Mi chiede, sei napoletano.
Gli dico, sì, di origini.
Riprende, infatti non capivo, hai la faccia da napoletano, ma non parli napoletano.
Filosofeggio, per emigrare non c'è bisogno di andare da un continente all'altro, basta cambiare regione, e i miei lo fecero molto tempo fa.
Ritorna a sorridere, sembri di Salerno.
Smetto di sorridere, No, salernitano No!
Stupito domanda, e come mai.
Rincaro la dose, i salernitani puzzano di pesce.
E lui sgrana gli occhi, ma come... anche tu sei razzista.
E io sorridendo, il razzismo non c'entra niente: è che tra napoletani e salernitani non corre buon sangue.

Si aprono le porte sull'ultima battuta, lui ride e usciamo dall'ascensore, io entro nel mio ufficio, lui bussa all'ufficio di fronte dove deve consegnare il pacco. Mi rendo conto di avergli parlato tutto il tempo in francese. Credo di avergli complicato ulteriormente le idee.

Ecco perché ho il mal di testa e piove stasera, sono stato superficiale, e queste sono le giuste punizioni.

giovedì 9 luglio 2009

Porte scorrevoli a scomparsa


Anche stamattina mi sono svegliato molto presto.
E la prima immagine mentale ancor prima della tazza di caffè è stata un telaio per una porta scorrevole a scomparsa. Un po' l'emblema di questo periodo di transizione che mi sta vedendo protagonista.

Il trasloco, il cambiamento e tutto quello che ne comporta, verrà. A breve, ma è ancora nel futuro, e lo vedo e lo sento con la tipica apatia di chi immagina la vita nei secoli a venire.

La preparazione, invece, ha avuto inizio già da diverso tempo, e in tutto questo periodo stato un concetto forte. Presente. Tangibile. Frenetico. Sporco di polvere e di calce. Con odori acidi come la tinta per pareti e magliette sudate da andirivieni di carico e scarico materiali. Di ginocchia doloranti per chilometri percorsi stando fermi in piedi nei templi della convenienza e del risparmio, alla ricerca del mobiletto del bagno perfetto (cfr. Leggende Metropolitane).

E tutto questo è Wu Wei, come una porta scorrevole a scomparsa.
Adesso c'è. Adesso non c'è.
Va, poi ritorna.
Così come mostra, così poi nasconde.

...se il Cosmo Pavone tornerà.

venerdì 3 luglio 2009

Il modo in cui mi sono sentito.

Raramente collego i miei scritti a quello che succede nel mondo intorno a me.
Ma è morto MJ, quindi una piccola eccezione dovrò pur farla, no?

Uno dei ricordi più vivi di quando ero piccolo, circa 8-9 anni, era di quella volta che curiosando tra la musica che avevo in casa scoprii l'esistenza di 2 cd di cui si sentiva tanto parlare nel mondo come stravenduti: Thriller e Bad.
Addirittura lessi su Topolino, che impilando solo le copie vendute di Thriller si poteva arrivare ad un'altezza tale da arrivare sulla luna. Magari solo per fare una passeggiata (Moonwalker, ndT).
Avevo quindi il poster in camera, ovviamente. Ne vendevano a frotte ovunque.
Avevo quello che ritraeva MJ con il chiodo, i capello col ricciolino pendente, già inesorabilmente bianco con lo sguardo da Bad ma anche buono.
Poi venne Dangerous, ma il poster non era più appeso alla parete da parecchio, ormai.

Poi anni dopo, col lume della ragione, mi sono reso effettivamente di che tipo di capolavori musicali erano quei tre dischi... e se a uno lo chiamano Re del pop non è perché va dicendo in giro che acchiappa le mosche cor culo.

Il modo in cui mi sono sentito quando ho appreso della morte di MJ è stata totale indifferenza. Come dire: Ma sti cazzi...
Stamattina evitando l'ennesimo articolo sulla questione, ho pensato a quel video animato - perché ragazzi... i video di MJ erano spettacolari - dove MJ in una specie di luna park a bordo di un aeroplano che volava e cantava mentra intorno a lui c'erano tutti animali mostruosi e altri dettagli assurdi che solo un genio può concepire.
Dopo una breve ricerca su youtube ho trovato solo tonnellate di video inutili e non quello che mi interessava... devo cercare meglio, o magari farmelo segnalare.

Chissà... forse è la volta buona che faccio un giro in qualche negozio di dischi per prendere questa trilogia musicale... che... vabbè... ma che ve lo dico a fare.

giovedì 2 luglio 2009

Prima dell'alba



Abito distante da dove lavoro circa 500 metri e inizio a lavorare alle 9 di mattina.
Cioè: alle 9 arrivo in ufficio, a volte anche prima, ma prima che sia del tutto operativo passa almeno una 20ina di minuti.
Un mio collega spesso mi fa notare come ad orari improponibili, per uno che lavora così vicino a dove vivo io, sia sveglio e già collegato ad internet.

Effettivamente è una questione di abitudini, mi sveglio presto la mattina da sempre, da più o meno quando mi ricordi, tutta colpa della camera in cui dormivo da ragazzo che aveva, e ha tutt'ora, la serranda difettosa che non scende del tutto, e lascia passare la luce tra i buchini, e quindi il primo raggio di sole mi sveglia.

Ma la mattina presto, è il momento migliore per leggere il giornale su internet (Google Reader Santo Subito), scoprire la frenesia con cui si è mosso il mondo nella serata del giorno prima nel momento più calmo e silenzioso della giornata. Una giusta palestra per attivare il neurone che per sbaglio ti ostini a chiamare cervello.

Che poi mi verrebbe da dire al mio collega curiosone... io sarò pure mattiniero, ma te stai messo peggio di me che appena accendi il computer vai cercando in giro le briciole lasciate dal mio passaggio.

E a sto punto... facciamoci scappare pure un post.

mercoledì 17 giugno 2009

Lo zen e l'arte di compiere 30 anni.


E' un po' che non mi faccio sentire su questo blog, visto che recentemente sono talmente oberato da cose da fare che non trovo il tempo (e la voglia) per scrivere.

Ebbene sì, ho fatto cifra tonda.
Tra i miei amici più grandi c'è chi ricorda tal personale giorno con un po' di angoscia, mentre chi ancora deve raggiungerlo lo aspetta come i Maya attendono il 21 dicembre 2012.

Infatti, la mattina è stata vissuta con molta angoscia, come prevedibile; mentre il pomeriggio e il resto della giornata è stato inaspettato, rilassante ed appagante come più o meno essere sotterrato sotto una tonnellata di marijuana.

giovedì 28 maggio 2009

Come il sole a mezzogiorno (babeeeeeeee)



Effettivamente devo rendere atto ai miei amici Marco e Manuel che sostengono che la canzone di Lorenzo Cherubini aka Jovanotti abbia un che di speciale da indurti al ballo sfrenato come solo noi orsi sappiam fare con movenze che non hanno nulla a che vedere con i più severi insegnamenti di maestri di ballo ma dettati dall'euforia e dallo stupore infantile del tipo ehy mamma guardami.

Però... è anche vero che tutto questo è un po' da paraculi. Fare breccia nel cuore dei semplici e dei modesti solo perché la canzone gira intorno a due note e ad un video poliedrico e improvvisato sin dall'inizio alla fine.

Però... anche io ho voglia di buttarmi a peso morto sui materassi in una sorta di autolesionismo isterico, e non nego che vedendo tutta quella massa di materassi buttati per terra ho provato il desiderio di fare un tappeto in casa tra cuscini, piumoni e materassi e tuffarmi a volo d'angelo da una scala per vedere l'effetto che fa.

Però... alla fine vince la consapevolezza che è il prodotto in questione è una truffa a danno dell'ascoltatore. Tu, ascoltatore, sai che Lorenzo è un pessimo cantante; sai che si appoggia a musicisti da paura che arrangiano nel migliore dei modi anche le scureggie; sai che la recente svolta pop cantautorale del ragazzo di è qui la festa è l'ennesima porcata ai danni della buona musica itagliana. Ben sapendo tutto questo... l'accetti.

Però... ammetti anche che anche se Jovanotti è un cazzone... è l'unico al momento che ti sembra avere delle buone idee e buoni mezzi per pubblicizzarle e farle arrivare a milioni di persone. E come al solito rosichi, perché, porca puttana, fare una serie di video coposti da un unico pianosequenza su una canzonetta da quattro soldi è un idea che sarebbe potuta venire benissimo pure a te, ma che non avrebbe avuto la stessa eco.

Effettivamente devo rendere atto ai miei amici Marco e Manuel che sostengono che la canzone di Lorenzo Cherubini aka Jovanotti abbia un che di speciale da indurti al ballo sfrenato come solo noi orsi sappiam fare con movenze che non hanno nulla a che vedere con i più severi insegnamenti di maestri di ballo ma dettati dall'euforia e dallo stupore infantile del tipo ehy mamma guardami.

mercoledì 27 maggio 2009

Amari - Le Gite Fuori Porta



canzone tornentone del momento. uno dei dischi più belli dell'indie itagliano del 2009 (anche se è uscito nel 2007).

lunedì 25 maggio 2009

domenica 17 maggio 2009

Daniele Vs Gugol

Regole: vai su Google e cerca la frase (non dimenticare le virgolette all'inizio e alla fine!). Non barare, e scrivi il tuo vero nome. Usa la prima cosa che trovi abbia un senso e scrivila.


Q: Scrivi "[tuo nome] ha bisogno di" nella barra di Google:
Daniele non sta affatto bene e ha ancora bisogno di tutti noi.Cerchaimo di fare tutto cio' che e' nelle nostre possibilità per aiutarlo

(...anche io me la faccio con le minorenni...)

Q: Scrivi "[tuo nome] sembra" nella barra di Google:
Daniele sembra voler dire : "tutto quì ??" Daniele ha dimostrato di essere un bambino intraprendente e coraggioso

(...devi farne di strada bimbo...)

Q: Scrivi "[tuo nome] dice" nella barra di Google:
e' ufficiale: daniele dice il suo nome

(ma a voi non lo dico mica... ah!)

Q: Scrivi "[tuo nome] vuole" nella barra di Google:
daniele mi ha dtt k vuole stare nel forum dei tokio hotel xk ci vuole stare...sinceramente nn ho capito 1! ...

(NOOO... i tokio hotel... le bimbeminkia... NOOOO PINO SCUSAMI!)

Q: Scrivi "[tuo nome] fa" nella barra di Google:
Daniele fa il ricchione figo XD

(se ho pubblicato questo è perché il secondo risultato era peggio... cmq mi dicono un po' tutti che certe volte sembro effeminato)

Q: Scrivi "[tuo nome] odia" nella barra di Google:
Daniele odia tutto ciò che ha a che fare con il colore azzurro: cielo, mare,anima sono tra le cose più temute da Daniele

(non è vero... è uno dei miei colori preferiti, ma non tra i primi...)

Q: Scrivi "[tuo nome] chiede":
L'insegnante Daniele chiede se fosse possibile suddividere diversamente la quantità di cibo suddiviso per ciascuna sezione

(Domandare è lecito, educazione rispondere... e se lo dice un insegnante...)

Q: Scrivi "[tuo nome] va":
Daniele va alla grande! Esiste un politico simpatico e poi anche competente e soprattutto onesto? Bhè pare proprio di sì, ma noi cari amici del FanClub, ...

(Son queste le cose brutte di Gugol... ti permette di scoprire quello che hai sempre voluto ignorare... il capezzone fan cleb)

Q: Scrivi "a [tuo nome] piace":
non posso parlare per tutto il popolo ma a me Daniele piace molto e poi a differenza di altri, non sbaglia una nota! Per me, bravissimo!

(Lo so lo so... sono modesto... non adulatemi... veneratemi!)

Q: Scrivi "[tuo nome] mangia" nella barra di Google:
Daniele mangia sushi e si gode il sole di Piazza Maggiore

(ahhhh come'è piccolo il uebb)

Q: Scrivi "[tuo nome] indossa" nella barra di Google:
Di solito quando si esibisce dal vivo Daniele indossa una cinta comprata in un viaggio a Barcellona che dice: I'm not completely worthless, but I can used

(che cazzata...)

Q: Scrivi "a [tuo nome] non piace" nella barra di Google:
Frasi di Daniele - Non fare fesso il topo se non ti piace il formaggio.

(scusate... ma che cazzo vuol dire?!?! possibile che dica ste minchiate?)

Q: Scrivi "[tuo nome] è stato arrestato per" nella barra di Google:
Pertanto Daniele è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti

(Commissà... giuro... a minorenni mai...)

giovedì 14 maggio 2009

martedì 12 maggio 2009

domenica 10 maggio 2009

Stato di avanzamento


Proprio perché è un po' che non scrivo più niente, sia sul blog che altrove, ho interpellato la mia proverbiale Pigrizia la quale ha decretato, come giudice supremo che è il caso che riprenda in mano vecchi progetti abbandonati, un po' perché condannati ad uno stato di avanzamento già consolidati e poi abbandonati, un po' perché facendo questo lavoro a tempo perso, non è che si ha smepre la voglia la sera di far ruotare il criceto nella scatola cranica.
Se penso che in questo momento, potrei spendere il mio tempo libero abbozzando un paio di capitoli della storia... e invece sto a scrive sur blogg...

Uno di questi progetti è Rosa & Luca, un racconto a puntate nato per essere un blog che a questo punto può trasformarsi in qualcosa di diverso, un qualcosa di più lungo o articolato. Ho scelto per primo questo progetto tra quelli abbandonati, perché è quello che al momento mi da più libertà di movimento e di improvvisazione. I personaggi possono ancora essere sconvolti, e ricontestualizzati. Mi piacerebbe tenere l'ambientazione originale però: un paese del centro italia dei primi degli anni 90, o qls del genere, per meri espedienti letterari.

Ho preso quindi tutto quello che avevo scritto, l'ho messo in unico file odt ordinato direttamente su gugol documents così è accessibile ovunque io vada, e se qualche volta ho voglia di aggiungere pezzi, spostarli, condividerli con qualcuno per un anteprima, avrei solo bisogno di una connessione ad internet e non di fastidiose o ingrombranti chiavette usb che poi rischi di avere in giro milioni e milioni di versioni dello stesso documento e non ti ricordi più qual è quello che ha più materiale.
Purtroppo ho perso tutti gli appunti stesi per la storia di anni fa, ma bene o male, essendo state cose scritte, me le ricordo ancora, e pian piano che ci penso riaffiorano i ricordi di come avevo pensato di far procedere la storia e di come concluderla.
E siccome, come tutti gli scrittori in erba, anche io soffro del complesso di spiegare tutto e di più mi son ripromesso di procedere per strati e passate.
Prima passata, scrivere tutta la storia;
Seconda passata, aggiungere storie secondarie;
Terza passata, aggiungere dettagli;
Quarta passata, cancellazione della seconda e terza passata e ripetere i punti 2 e 3 fino a procedere al finalmente al punto successivo;
Quinta passata, mettere un punto soltanto quando mi sono veramente rotto il cazzo.

Mi sembra un ottimo metodo.

martedì 5 maggio 2009

E il suo grande amico SputaGiò...



Stasera va che c'è una botta di Amarcord.

Chi si ricorda Nonno Ugo e quell'orrenda canzone che ti si ficcava in testa appena facevi zapping sui canali regionali?
E quel clown orrendo che regalava i giocattoli ai bimbi?
E quella bimba che gridava EVVIVA NONNO UGOOOOO che fine ha fatto?

domenica 3 maggio 2009

martedì 28 aprile 2009

lunedì 27 aprile 2009

Mia bella signorina che ascolti lassù...

socchiudi gli occhi e sogna... socchiudi gli occhi e sogna...

mercoledì 22 aprile 2009

I miei 25 dischi

Sulla falsa riga del giochino di feisbuk dei 25 libri, faccio la lista dei 25 dischi.
Sempre e comunque e rigorosamente in ordine sparso:

  1. Jesus Christ Superstar - Lloyd & Webber (correzione: Rice e Webber... che errore da principiante...);
  2. Le nuvole - Fabrizio De Andrè (scelgo questo anche se...);
  3. Led Zeppelin IV - Led Zeppelin;
  4. In the court of the Crimson King - King Crimson;
  5. In-a-gadda-da-vida - Iron Butterfly;
  6. Terra mia - Pino Daniele;
  7. Due anni dopo - Francesco Guccini;
  8. Il dado - Daniele Silvestri;
  9. La verità sul tennis - Virginiana Miller;
  10. Original Musiquarium Vol. 1 - Stewie Wonder;
  11. Sgt. Pepper & the lonely heart club Band - The beatles;
  12. La donna cannone - Francesco de gregori;
  13. Lindbergh - Ivano Fossati;
  14. The dark side of the moon - Pink Floyd;
  15. Live in Central Park - Simon & Garfunkel;
  16. Jaco Pastorius - Jaco Pastorius;
  17. Domino Theory - Weather report;
  18. Beneath the Mask - Chick Corea Electric Band;
  19. Il Circo Mangione - Bandabardò;
  20. Tubular Bells II - Mike Oldfield;
  21. Curre curre Guagliò - 99 posse;
  22. In circolo - Perturbazione;
  23. Com'è profondo il mare - Lucio Dalla;
  24. Canzoni a manovella - Vinicio Capossela;
  25. Gentle Giant - The Gentle Giant

lunedì 20 aprile 2009

venerdì 17 aprile 2009

mercoledì 15 aprile 2009

Ottime strategie per illudersi di essere ancora in forma


Venerdì scorso, in un bellissimo locale romano, vittima del tasso alcoolico, mi rendo conto di una cosa. Mi rendo conto che forse, tutto sommato, sono stato un po' troppo precipitoso a dargliela su con la voglia di scrivere e che merito una seconda chanche. Che in fondo 10 anni di tentativi sono stati un periodo troppo breve per poter mollare. E che bisogna insistere proprio adesso che il motore è caldo, oliato e rombante.
E che con il cappello e i capelli corti sono un figo della madonna.

Ero con Manuel e Andrea e si parlava con una ragazza inciampata per caso nelle nostre divagazioni sulla vita l'universo e tutto quanto quando lei, ad un certo punto della discussione, usa la frase che io per anni ho usato come strategia per attaccare bottone: lei fa: «Sai... io ho scritto un libro».
Che poi questa ragazza qui, un libro, l'ha scritto davvero... nel senso che lo vendono nei negozi di libri. E che non stava lì a spararsi le pose così tanto per fare. Da come parlava sembrava veramente convinta, o maledettamente filtrata dal vino.
E mi ha colpito la testardaggine con cui, ostinata ad apparire in una libreria a tutti i costi, abbia fatto suo il meccanismo becero di pubblicizzazione di un autore in Itaglia assorbendolo, integrandocisi sentendosi a proprio agio e nonostante tutto, giu-sti-fi-car-lo.

Mo vomito, ho pensato. Proprio qui, su questo tavolino bohemien.

Stasera sono andato a giocare a calcetto.
Il calcetto è una di quelle cose che se le fai da piccolo, e ci cresci, diventi bravo e impari a prevedere l'avversario, a giocare di anticipo, a fare passaggi precisi e potenti, e se il tuo avversario è distratto... ecco che gli hai gonfiato la rete, e ti rimane pure la forza di dire Ohhhh battendo le mani asincronicamente alla eco del pallone che avvolge il campo di gioco. Palla al centro, e via: nuova azione, intervento sull'uomo, alzi lo sguardo, effettui il passaggio e se la sfera di cuoio viene intercettata dall'avversario fai partire una virile bestemmia, e ti rimetti in gioco.
Io da piccolo non ho mai giocato a calcetto. Mi ha sempre fatto schifo perché sono sempre stato negato a calcio. Ero il classico bimbo che non veniva mai scelto durante la creazione delle squadre, e che faceva disperare i compagni di squadra perché sbagliava tutto quello che c'era da sbagliare. Non avevo agilità, non avevo riflessi idonei al giuoco del calcio, e non sapevo nemmeno portare avanti la palla, smarcare e cazzo ne so che altro c'è da fare in campo. Insomma: ero quello che si definiva pippa scannata.
Da un paio di mesi abbondanti, il mercoledì sera, con un appuntamento con alti ragazzi conosciuti su www.bizoona.org (piccolo spazio pubblicità) vado a sgambettare e a sudare attorno ad una palla.
Inutile dire che il livello dei miei compagni di squadra e degli avversari è 10 spanne, forse 100, sopra il mio (che è comunque rimasto bassissimo) ma mi impegno. Gioco, sudo, miglioro, mi diverto, e a volte, riesco anche a segnare. Avanti e indietro per il campo con poche pause. E grazie alla mia dote innata (sviluppata dopo l'adolescenza) di rubare con gli occhi da chi mi sta intorno, sto imparando a giocare a calcetto, come non ho fatto da piccolo. E ora giocare a calcetto mi diverte, e torno a casa tutto sudato e racconto a Silvia di come sia stata combattuta la partita e di come, nel mio piccolino, abbia dato filo da torcere a chi capitava sulla fascia sinistra.

Tutto questo per dire.
Tutto questo per dire che è giusto illudersi di essere uno scrittore. Come è giusto illudersi di essere un giocatore di calcetto degno di far parte di qualsiasi squadra. E che se sono riuscito a farmi piacere e a trarre giovamento da una delle cose che più ho odiato (e dentro di me continuo ad odiare) perché devo mollare una delle mie più grandi passioni?
Allora oggi, in preda ad un attacco di sano ed egotista egocentrismo ho deciso che è ora di rimettere mano a dei vecchi appunti per delle storie che non ho più deciso di portare a termine. Di mettermi a tavolino e a cercare di dedicare del tempo, poco ma costante, alla scrittura, e di attendere.
Pensando proprio di riuscire un giorno a sfoggiare la mia frase preferita per attaccare bottone con le persone, e per pavoneggiarmi con il mio aspetto bohemien mentre sorseggio un freddo bicchiere di Chardonnay mentre intorno a me si sente Ohhhh. Sono sensazioni che non hanno pari.
Stay tuned.

lunedì 6 aprile 2009

E siamo a quota cinque...


E' lunedì, finisco di lavorare, vado a comprare due cazzatine alla coop per assicurarmi la cena (anche alla controparte femminile), mi metto i pantaloncini corti, le cuffie con un po' di mp3 random e vado a fare una sgambettata approfittando del bel tempo e della luce.

Sgambetto sgambetto, e dopo un po' che sclero pensando ma chi me l'ha fatto fare, a ritmo di Dente, vedo un ragazzo con un cane. Lo vedo da lontano, lo fisso, incrociamo gli sguardi e niente... ci riconosciamo. Non ho potuto fare a meno di fermarmi: un altro mentanese a Bologna...
Lui era in compagnia della sua compagna e del suo cane, e in 5 minuti ci siamo messi a parlare, visto che tra l'altro a Mentana non è che avessi mai parlato...
Lui è qui dal 2000, abita all'arcoveggio e subito ci siam messi a discorrere di quanto non torneremmo mai indietro nella scelta comune di andar via da lu paesello. Di quanto quello felsineo sia uno stile di vita decisamente superiore rispetto alla vita romana and so on...

Tra l'altro, gli ho appena chiesto l'amicizia su feisbuk.
Tra l'altro, scopro or ora che sempre su feisbuk c'è un gruppo Mentanesi a Bologna (a cui ovviamente mi guardo bene dall'iscrivermi!!!) con un solo iscritto (mitico!!!).

E con lui, siamo a quota 5 mentanesi a Bologna... troppi. Forse è il caso di andare altrove.

(chi indovina il perché della foto del post vince 5 commenti gratis)

sabato 4 aprile 2009

I miei 25 libri

dai giochini di feisbuk:
«Pensate a 25 libri che hanno avuto un così profondo effetto su di voi da cambiare la vostra vita o il modo nel quale guardate ad essa. Vi hanno trascinato a fondo e rapito per giorni, settimane, mesi, anni. Sono i libri che potete usare per identificare tempi, luoghi, persone, emozioni. [...]».

Rigorosamente in ordine sparso:
  1. Il giornalino di Giamburrasca - Vamba;
  2. Gip nel televisore - Rodari;
  3. Jack Frusciante è uscito dal gruppo - Enrico Brizzi;
  4. Nessuno uscirà vivo da qui (biografia su Jim Morrison);
  5. Poesie - Pablo Neruda;
  6. Il capitale - Marx & Engels;
  7. La bibbia - AAVV;
  8. On the road - Jack Kerouach;
  9. Cosa ci faccio qui? - Bruce Chatwin;
  10. Narciso e Boccadoro - Herman Hesse;
  11. Due di due - Andrea de Carlo;
  12. Elianto - Stefano Benni;
  13. Le streghe - Roald Dahl;
  14. Il piccolo principe - Antoine de Saint-Exupéry;
  15. Il principe felice - Oscar Wilde;
  16. la Divina Commedia - Dante Alighieri;
  17. Il nome della rosa - Umberto eco;
  18. Il signore degli anelli - Tolkien;
  19. EGB - eterna ghirlanda brillante - Egbert B. Gebstadter;
  20. Manuale di Visual Basic 6 - AAVV;
  21. Harry Potter e la petra filosofale - J. K. Rowling;
  22. Jaco nella Balena - Daniele Iuppariello;
  23. Il fu Mattia Pascal - Luigi Pirandello;
  24. Il compagno - Cesare Pavese;
  25. Il paradiso degli orchi - Daniel Pennac.

giovedì 2 aprile 2009

L'eterna lotta tra i forti e i deboli

A volte, quando non so a cosa pensare, mi vengono in mente cose strane.

A volte penso ai film che ho visto. E faccio dei confronti.
Mi è capitato spesso di vedere film, ambientati negli anni della seconda guerra mondiale, in cui ci sono i nazisti che opprimono gli ebrei.
Uccidendoli, deridendoli, torturandoli, schiavizzandoli, umiliandoli e chi più ne ha più ne metta.

A volte mi capita di pensare "Ma se io fossi stato l'ebreo della situazione... come mi sarei comportato?"

Mettiamo l'ipotesi: sono un ebreo che viene rinchiuso in un campo di concentramento. Ho perso sotto tutti i punti di vista, non senza aver lottato, ovviamente. Ma niente... i nazisti sono stati più forti e sono riusciti a togliermi tutto, la famiglia, il lavoro, il rispetto. Perché dovrei stare lì a subire tutto per poi vivere perennemente con l'angoscia di quei momenti?
Io penso così: sarei andato davanti ad un nazista qualsiasi dotato di armi, tanto sono completamente inoffensivo ed indifeso. L'avrei guardato in faccia, gli avrei detto qualcosa tipo cazzo guardi? stronzo, e poi avrei aspettato fieramente la pistolettata in fronte.
Ecco, credo che potrebbero portarmi via tutto, ma la dignità e la fierezza non riuscirei a barattarla nemmeno con la vita.

Pensieri macabri. Senza voler ledere la sensibilità di nessuno. Però ogni tanto faccio pensieri del genere.

giovedì 26 marzo 2009

Tutta questione di appartenenza.

Se in questo momento provassi a stilare un albero genealogico della mia famiglia, credo che con le poche foglie riempite ci sarebbe poco ossigeno da respirare.
Da questo momento posso considerarmi a tutti gli effetti il nuovo Cornelius Coot.

mercoledì 25 marzo 2009

Per fortuna che non mi sono ammalato.


I momenti che caratterizzavano il momento di scrivere sul libretto delle giustificazioni Indisposto durante la mia adolescenza, erano proprio rari e brevi.
Adesso, con la vecchiaia, quei momenti si fanno sempre più frequenti e più duraturi.
Adesso, con la vecchiaia, almeno un paio di volte l'anno mi tocca avere la febbre che mi trascina per almeno 2/3 giorni in uno stato che mia mamma amerebbe descrivere come leone in gabbia: Chiuso dentro casa, a girovagare in attesa di nulla da fare, e con poco giovamento di ciò.
  • Leggere non si può perché ho male al Gulliver;
  • Guardare la tele non si può perché durante il giorno son solo cazzate che altro;
  • Sentire la radio mi fa rimbombare il cervello;
  • Internet no perché dopo un po' mi scasso le balle.
Sono poche quindi le alternative. La più convincente è stare seduto immobile sul divano a pensare più o meno ricorsivamente a cosa cucinare maledicendo ogni colpo di tosse o ogni colata di naso o ogni brivido di freddo.

Un esperienza che non consiglio nemmeno a Candy Candy.
Meno male che stavolta è durato solo un giorno...

martedì 24 marzo 2009

martedì 17 marzo 2009

Of Course (ovvero Di Corsa)


Se c'è una cosa che non mi è mai piaciuto è fare attività fisica.
La mia vita sedentaria, però, mi ha imposto almeno di provare a fare degli sforzi: salire i piani senza usare l'ascensore, camminare, alzarmi spesso, mangiare pochi carboidrati, bere tanta acqua fuori dai pasti etc etc...

Da un paio di mesi ho preso l'abitudine a giorni alterni di andare a correre al Parco dei Cedri e per il Parco della Resistenza (tra Bologna e San Lazzaro)... e dopo le atroci sofferenze iniziali, gli spasmi e le mega sudate, per il momento il miglior risultato l'ho avuto ieri sera, visto che ho corso per 50 minuti senza mai fermarmi completando per almeno tre volte un giro completo del Parco dei Cedri continuando poi da lì fino alla chiesa di San Francesco di San Lazzaro e poi di nuovo fino al ponte sul Savena.
Considerando che un giro completo del Parco è circa 1600 m, e che dal parco dei cedri alla Chiesa di San lazzaro sarà un km scarso, direi che ad occhio e croce ho fatto... un sacco di fatica.

sabato 14 marzo 2009

Taπti Auguri...



...Tra l'altro oggi è il Pi greco (π) Day.

Lo Spettro è morto, Viva lo Spettro.



Avendo solo 29 anni non posso dire di aver visto la fine di una guerra mondiale, o di aver visto - che ne so - la fine della dittatura franchista.
Ho visto però la chiusura di Nannucci e la chiusura dello Spettro della Bolognesità (che tra l'altro, per un periodo mi ha visto anche in redazione...).

So long Spettro.

martedì 10 marzo 2009

My Name is Daniele

Sarà, ma sta storia del Karma che aggiusta le cose se tu hai voglia di aggiustarle, mi diverte ben poco.
Più o meno è quello che succede a me col Master di Merda.
Mi spiego meglio: alla fine, sulla lista di Earl ci sono un sacco di cose. Tutte cose che hanno un origine comune: sono state tutte causate da Earl stesso. Era lui ad avere il controllo sugli eventi che poi sono diventati una voce sulla lista; ed lui stesso è quello che si impegna a depennarle (senza per questo perdersi in situazioni rocambolesche e divertenti).

Io invece, ho sempre avuto la sensazione che il Master di Merda sia lì in un angolo a rompere gli equilibri per mettermi alla prova, e per vedere come riesco a cavarmela in ogni situazione.
Ultimi esempi per cui il MdM mi ha messo alla prova:
- per ambizione ho cambiato lavoro e sono andato in un posto in cui sono stato trattato molto male (punizione del MdM) ma subito dopo ho trovato lavoro in un'altra azienda in cui mi sono trovato molto bene, e dopo poco ho cambiato ancora per andare in un'altra azienda in cui sto ancora meglio, guadagno di meno ma vivo molto meglio (premio del MdM).
- ho uno schifo di famiglia, anzi, sotto certi punti di vista non ce l'ho proprio e non ce l'ho mai avuta e di questo me ne sono reso conto a mie spese tanti anni fa (sempre grazie al MdM) ma fortunatamente sto con una ragazza che invece ha un rapporto molto stretto con i familiari: ha dei genitori fantastici che dal primo momento mi hanno accolto come un figlio e dei parenti e amici a cui voglio un sacco bene.
- vivo (forse) nel periodo storico peggiore che si sia visto negli ultimi 50 anni e non solo in Italia (l'ho sempre detto io che dovevo nascere negli anni 50... grazie MdM) eppure al tempo stesso mi sento un privilegiato tutto grazie a quello che sono riuscito a crearmi da solo e con l'aiuto delle persone che veramente mi sono vicine.

Poi oh... possono essere benissimo solamente paranoie mie, e che sta storia del MdM sia solo una specie di alibi al normale svolgimento di quell'intreccio di percorsi che si chiama vita... però col senno di poi diventa tutto più facile.
Facile adesso dire che il cattolicesimo è la più grossa menzogna da 2000 anni a questa parte... ma 1000 anni fa l'avrei pensata allo stesso modo?

Ecco, una cosa che il MdM mi ha insegnato e di cui faccio tesoro è quello di fare sempre autocritica, anche col senno di poi, e che mi posso nascondere nel migliore dei modi, ma non mi posso nascondere a me stesso.
Posso mentire e storpiare le cose fino a convincere anche il più ostinato dei miei interlocutori, ma a me - a me proprio - non posso raccontare cazzate.

Adesso è un po' che il MdM non si fa sentire... di solito questi periodi così lunghi di assenza sono presagio di grosse tempeste in arrivo.
Speriamo di avere il tempo di riuscire a decidere chi mi piace di più tra Catalina e Joy... che quella sì che è una bella lotta.

ps. il migliore rimane Darnell "Crabman" Turner. Sempre e comunque.

domenica 8 marzo 2009

Puzzle Maniac



Se mai volesse farmi un regalo, modo gentile per tenermi buono in un angolo in silenzioso silenzio per il tempo sufficiente a non odiarmi, vi consiglio di adottare la strategia del puzzle.
D'incanto divento un agnellino e tutto diventa secondario.
Negli anni non so più quanti ne ho fatti, quanti ne ho cominciati, quanti ne ho finiti e quanti ne ho collezionati... so solo che in mano mia un puzzle dura pochissimo.

Infatti ne ho portato uno anche in ufficio, da fare durante l'ora di pausa pranzo, ed è diventato un ottimo espediente di socializzazione e di cazzeggio insieme agli altri colleghi che prima, con l'occhio stralunato, dubitavano; poi han apprezzato e a modo loro han contribuito alla ricostruzione ordinata e precisa di un terremoto di tasselli. Peccato sia finito in meno di una settimana... e quindi adesso vado alla ricerca di idee per un altro puzzle. magari un po' più complesso.

Molto probabilmente il prossimo sarà questo.

domenica 1 marzo 2009

Autobiografia

OsteLinus fa la sua prima apparizione in Kurdistan improvvisamente nell'agosto del 1976 e trascorre una infausta infanzia presso Isernia in Ciad orientale fino al Capodanno del 1968. Compie l'ignobile gesto di scrivere la biografia di Papa Wojtila per mettere igni ferrique Pantelleria, dove per tutto l'autunno si occupa di coltivare la passione per il mondo del cucito e della caccia di licantropi e cinghiali bulgaro da compagnia. Solamente quando decide di commettere l'ingiustificabile cimento di coltivare patate transgeniche il suo sogno di coltivare la propria passione per il mondo della caccia di capre e capre e della pesca di nani viene soddisfatto e finalmente ha l'occasione di rivolgere la propria vita all'arte di partecipare al festival canoro di Nuova Delhi (vincendolo) e del pilotaggio di daghe romane usate. A 4 anni dopo un terribile conflitto interiore si scopre uomo e scappa dalla sua amata Calcutta, dove viveva assieme alla nuora, per ritirarsi al largo dell'Uganda nei pressi di Vulci in compagnia di un uomo. Si iscrive alla facolta di agraria per sempre e poi solo dopo la improvvisa rottura delle tubature del riscaldamento decide di entrare nel mondo del cucito, mentre contemporaneamente, per la disperazione, frequenta un corso di audiologia, ma, colpito dagli spasmi alla tempia il 8 agosto 1954 decede ed e' sepolto nel cimitero di San Marco presso Berlino. Ancora oggi ci piace dire che lo innalziamo volentieri come modello di eccentricita' ebraica.

domenica 22 febbraio 2009

Una settimana di Silenzio


E' stata una settimana di silenzio quella che è appena trascorsa, in cui sono successe un sacco di cose, sia a livello locale che a livello più grande, facciamo nazionale.

E come in questi casi accade, preferisco far parlare il Silenzio, in maniera enigmatica e a tratti esauriente ed esaustiva.

Mettetevi l'anima in pace: ho già esaurito quello che ho da dire per tutta la settimana.

domenica 15 febbraio 2009

Dente - L'amore non è bello

In questa Italia malata c'è un uomo che trova ancora il coraggio di scrivere buona musica, e la naturalezza con cui riesce sembra quasi disarmante.
Vabbè... mi si può accusare del fatto di essere già fan del suddetto artista, e che sapevo benissimo che ascoltandolo mi avrebbe "generato dipendenza".
Ma non è di questo di cui vogliamo parlare oggi.

Musicalmente Dente, ci aveva abituato, nei passati album ed EP, a stupirci con accordi di chitarra e doppie voci dall'effetto armonico azzardato, quasi etereo, grazie tra l'altro alla sua voce ovattata e nostalgica, ma mai lamentosa.
Ma l'album è la conferma di questo stile, e un po' la consacrazione del talento che ha nel raccontare che "l'amore non è bello", che lascia il segno, o se preferite, per usare una frase tanto cara a chi scrive che "l'amore è un pretesto per l'odio".
Proprio lo spazio che prima era occupato da Amore, poi viene rimpiazzato da Amarezza, Nostalgia, Cinismo, e Sarcasmo. Un concept album, per certi versi, visto l'alternarsi dell'Ammore e dell'Odio nelle canzoni.

Ma non solo nei testi, ci è sembrato innovativo.
Musicalmente, ragazzi... ma che ve lo diciamo a fare.
A mio modesto avviso, la voce di questo ragazzotto è perfetta in situazioni musicali scarne e nude come quelle di "Non c'è due senza te": chitarra e voce e qualche intrusione laterale di piano: un po' come dire che la musica Indie, così come viene malamente interpreta qui, debba essere anche incisa con pochi mezzi al massimo delle possibilità in un blando rapporto qualità/prezzo.
Invece questo disco è piano di strumenti e di arrangiamenti favolosi... chitarra sempre in primo piano, e altri strumenti acustici e fiati in secondo piano a riempire quel vuoto che non ci permetteva di dare il 10 pieno ed indiscutibile ai precedenti lavori. Ma stavolta, ragazzi, quel pianoforte che ha tanto sapore di serate autunnali passate a ripararsi dal freddo alla ricerca di caldi accordi... fa veramente piacere.

Se poi ci mettiamo che la Ghost Record ha messo in vendita il cd prima dell'uscita ufficiale nei negozi di dischi (casualmente fissata per il 14 febbraio) direttamente sul loro sito internet al prezzo fittizio di 10 euro... beh... allora non si hanno scuse. Non si può non avere quello che fino ad adesso è sicuramente il secondo disco italiano più bello del 2009.

Canzoni preferite (al momento): dalla 3 alla 7!
Frase preferita (al momento): "mi piacciono le canzoni dal finale triste".

giovedì 12 febbraio 2009

fascio a me?


a me fascio? io fascio?
A zoccolè... guarda che io non so' communista così... so COMMUNISTA COSI'!!!

mercoledì 11 febbraio 2009

Doom 2.0 (nel senso di web)


Anche se sotto certi punti di vista giocare a Doom in flash direttamente su internet può sembrare tanto una bestemmia urlata... come sentire adesso un disco dei beatles in mp3, oppure vedere un film di stanlio & ollio in dvd a colori... quel tipo di bestemmia lì insomma... a me ha fatto tanta tenerezza.

lunedì 9 febbraio 2009

Premere in caso di bisogno



Mi sono reso conto che the adolescenza experience è un tema che ricorre spesso nei miei inutili scritti.
In effetti c'è una forte attinenza tra la noia che mi spinge a scrivere queste righe a quella che provavo durante gli infiniti pomeriggi trascorsi in camera a fantasticare di come sarebbe stato avere 30 anni...

Era la noia che mi portava a leggere tanto e di tutto.
Hesse, de Carlo, Pirandello, Gibran, Kerouac, Tolkien, Pavese, King, Calvino, Pennac, Benni... giusto per citare qualcuno di quelli che non potrei dimenticare (per forza di cosa).
E a parte qualche rara eccezione son pochi i libri letti allora che ricordo con affetto ora, e che ogni tanto la voglia di rileggere mi assale.
Una splendida eccezione - strano a dirsi - è La guida galattica per gli autostoppisti, saga che definire Fantascienza è riduttivo. Visto che dentro c'è di tutto oltre la fantascienza.
Che poi, diciamolo, a me la fantascienza ha sempre fatto abbastanza cagare: non è proprio il mio genere, ma spinto dai consigli degli amici, un po' preso dalla curiosità, un po' perché ne avevo sempre sentito parlare come una pietra miliare della formazione di tutte le persone che frequentavo, lo lessi... e in effetti avevano ragione.

Prima, verso le 18, tornavo a casa attraversando il parco, e casualmente il mio sguardo è andato verso la luna piena che regna sovrana in questa sera di febbraio.
Ho visto una luna piena tonda, bella, lucente perfetta, in un cielo completamente sgombro da nuvole e pensieri.
Ho guardato alla luna e tra i tanti pensieri assillanti, mi domandavo senza risposta alcuna ...chissà che cosa sta facendo adesso Arthur Dent?...
E semplicemente sorpreso da tal osservazione ho continuato dritto a camminare con un mezzo sorriso e un mezzo passo rallentato.

Come se non bastasse... in ufficio sotto il monitor ho appeso un bigliettino con grandi lettere amichevoli che dice don't panic!.
E se lo dico io...

domenica 8 febbraio 2009

Testamenti 2.0




Ammesso e non concesso debba anche io finire in un coma vegetativo di terzo grado... vi prego: staccate la spina.
Non mi interessa se si cambiano le leggi per sovvertire le sentenze della cassazione: qualcuno mi prenda, mi porti in una stanza, mi ci chiuda dentro e abbia solo la pazienza di attendere che la natura faccia il suo corso.
Con la speranza di andare in sogno a tutti quelli che si sarebbero opposti a questa mia scelta e prenderli a calci in culo. E tanti numeri giusti a chi invece avrebbe esaudito la mia richiesta.

venerdì 6 febbraio 2009

Perché mi sono perso in un Italiamobile



C'è un gran bel disco, strano ma vero, degli anni '90 di un gruppo italiano (ancora più strano, ma sempre vero). Sono i Virginiana Miller, per chi non l'avesse capito.

Ricordo di aver letto da qualche parte, che in realtà Italiamobile non è un disco così tanto per fare qualcosa, ma un concept album: una specie di Divina Commedia contemporanea, o per meglio dire attualizzata ai giorni nostri.

Adesso, sinceramente, non è mia intenzione dire cosa dovrebbe o non dovrebbe essere il disco che sto ascoltando adesso, visto che non mi sembra il caso di fare una recensione di un disco di 10 anni... insomma: tristi sarete voi!

Però me lo sto ascoltando, e quando ascolto i VM vuol dire che gli equilibri sono interrotti e che ho bisogno di rilassarmi, magari con una bella tazza di tè o una birra gelata.
Oppure di una bella doccia, o di un bagno caldo.
Di stare al buio, o sdraiato su una spiaggia.
Di stare in compagnia, o di stare in silenzio.
Di pensare, riflettere, fare qualcosa di costruttivo tipo scrivere, oppure abbandonarmi al cazzeggio più totale.
Di dormire, o passeggiare.
Di essere felice, o triste.
Di essere un venerdì sera, o un sabato mattina.

Mi sono perso in una serie di contrasti di cui non sono più arbitro e giocatore.
Come un piccolo Dante Alighieri con tutto il disagio del suo tempo.
Come un timido Simone Lenzi con la sua voce profonda e nervosamente pacata.

...In questo grand tour...

(Attenzione: segue morale)
Ma gli equilibri sono fatti per essere ristabiliti, magari sulle macerie di quello precedente... un po' come quelle torri che anche se pendenti da secoli e secoli non hanno la benché minima intenzione di venire giù. Torri che han fatto della precarietà e l'instabilità la loro bandiera, il loro punto di forza più che di debolezza.

mercoledì 4 febbraio 2009

venerdì 30 gennaio 2009

Music Raider



Una volta ero un appassionato di musica del tipo cacacazzi.
Ogni volta che andavo in fissa per un gruppo o per un artista, non solo volevo avere tutto... e quando dico tutto non mi riferisco solo alla discografia ufficiale, piuttosto e soprattutto ai feticci digitali (o analogici) riportanti fedelmente un concerto, un intervista o un inedito o tutta quella roba lì che avanti negli anni guarderai con stupore per dire ma che cazzo ci faccio con l'ennesima intervista di 'sto qua?.

Bene.
Adesso, in un certo senso è ancora così, un po' perché quello che mi interessava e mi interessa ancora nel frattempo l'ho comprato e un po' perché recentemente c'è poco che mi entusiasma, e poi anche perché ormai conosco bene i miei gusti, e non ho più bisogno di conoscere cose nuove, se non piuttosto perfezionare i miei gusti a quello che... ehm... il p2p permette.

Recentemente, sono stato alla Fnac della Défense e come in tutte le Fnac del mondo, è possibile ascoltare un disco per scegliere se poi comprare o semplicemente passare un po' del tuo tempo libero in compagnia di una colonnina grigio-cemento con appiccicati sopra le copertine degli ultimi dischi appena usciti (e una cuffia).

La nostra curiosità è stata destata da una copertina marroncina e da un gruppo di garçon seduti e sparsi in una stanza con fisarmoniche e altri strumenti che piacciono a noi schizofrenici. E decidiamo di dedicare 10 minuti del nostro tempo ad ascoltare qualcosa.
E ci sono piaciuti.

Dopo aver memorizzato il nome, in settimana mi sono ricordato di questo ricordo e... ehm... ho provveduto a sentire qualcosa di questo gruppo e abbiamo concordato, io e il mio amico immaginario e schizofrenico, che sono altamente da consigliare, soprattutto a chi, come noi, dopo un po' non sa da cosa farsi sfrucoliare le orecchie e il gusto.
E basta.

martedì 27 gennaio 2009

Mea Culpa

Lo so... cari compagi e care compagne... lo so. E sono pronto ad accettare le conseguenze.
Faccio Outing.

Lo so che è sbagliato, che è immorale, che è perverso, che finirò all'inferno per questo.
Lo so che non avrò il vostro appoggio, che d'ora in avanti non sarò più considerato uno degno di far parte del gruppo.
Lo so che non è così che vanno ammesse le cose, e che a volte è meglio tenersele per sè.
Ma non so resistere. Lo devo dire. Non ce la faccio più...
io so benissimo che non si dovrebbero dire certe cose... ma io, una botta alla Meloni, gliela darei. Eccome se gliela darei...

lunedì 19 gennaio 2009

Il sottile collegamento tra il diventare produttivo per il movimento e il vaffanculo


Quando ero giovane e bello (citazione necessaria) più o meno come internet, insieme ad una persona scoppiata (nel senso buono) ci venne naturalmente l'idea di creare una web radio da ascoltare in streaming accessibile anche alle care vecchie (ma quanto mai ancora attuali) linee analogiche.

Ebbene sì, sto parlando di Radio Dapatas che, tra alti e bassi, mi ha visto nel suo staff.
E il lunedì sera, più o meno regolarmente dalle 22:00 in poi, trasmettevo dal computer di casa di Mentana con un microfono scassato in bocca e la voce sussurrata per non svegliare i familiari che dormivano musica e voce nell'etere digitale della rete, verso orecchie dei manzoniani 25 lettori (in realtà erano di meno) affezionati alle nostre iniziative e ai nostri esperimenti.

Avevo questa trasmissione che si intitolava "Coriandoli di Patate" in cui la sigla di chiusura era il discorsetto che Pentothal (ma in realtà Santamaria) si sente fare in faccia con tutta la fiatella aggressiva del caso dal compagno rivoluzionario che trova un grosso insulto il commento uscito dalla sua bocca.

Di quel monologo mi ha sempre affascinato la frase: o diventi produttivo (per il movimento), oppure vaffanculo.
Ecco... diciamo che politicamente io adesso mi ritrovo esattamente in quel mezzo. Tra l'essere produttivo e il vaffanculo.
Vorrei tanto essere comunista, ma come esserlo se Ferrero (anche se a volte dice cose sensate) non mi piace?
Come posso sentirmi rappresentato da una persona (tipo Luxuria) di cui al di là della sensibilità per i diritti umani non condivido il lavoro (e mi riferisco ai vari rialiti sciò) che fa?
Come posso appoggiare Sansonetti se non ho mai letto Liberazione?
Come posso credere in Vendola se non approvo il fatto che sia molto vicino alla chiesa?
Come posso stimare Bertinotti se a conti fatti è stato il personaggio più presente nel salotto di Vespa?
Come posso aderire ad un movimento politico quando di fatto (non solo a livello nazionale, ma anche locale) non esiste?
(...and so on...)

Mi sento molto emarginato, molto lasciato a me stesso, come se porre innanzitutto la coerenza e la dignità in tutte le scelte fosse un aggravante e non un premio (ovviamente qui non si parla di renumerazione economica, quanto morale).
Ed ovviamente non posso neanche celarmi dietro la frase tana-libera-tutti sono un artista perché io e l'arte siamo associabili come un pesce ed una bicicletta.
Dalla mia parte ho una persona che mi ama per come sono e che quando mi sente fare questi discorsi mi accarezza, mi da un bacio, una coccolina... e poi basta, tanto non è una questione che si risolve semplicemente facendo autocritica, perché in questi casi l'autocritica non è mai costruttiva, ma tende ad essere pleonastica... e quindi non porta ad un cazzo.

Per la cronaca... dopo due anni di staff nella radio ho preso la decisione di tirarmi fuori e da allora, tranne rari episodi sporadici non mi sono mai più interessato a quella che era già nata e che è poi diventata, sia con me che senza di me, una delle migliori radio in streaming che la storia di internet targata italia, abbia mai avuto la fortuna di vedere.

domenica 18 gennaio 2009

AAA consigli letterari cercasi



Non ho nulla da leggere, e poche idee su come rimediare alla grave ammissione.
Premesso che al momento i miei gusti sono molto orientati verso i thriller, le saghe e scrittori come Palahniuk, accetto consigli letterari che sappiano fondere o che sfiorino anche vagamente le tre caratteristiche. Ah... dimenticavo... se sono anche storie divertenti, scritte con ironia... tanto meglio.

Avanti... che più passo il tempo a (non) leggere e più aumenta il nervosismo...

venerdì 16 gennaio 2009

Levi Weaver "You Are Home"





[Accendi il computer, capiti in un blog a caso, e trovi un link a un video del genere. Geniale. e come al solito, sono invidioso... :)]

I need an alibi for where I’ve been
I knew better than to call you but I did
Now I’m contemplating each dividing line between mistake and I knew better but I did

It isn’t like I don’t know how this ends
I write another song you write me off again
And somewhere down the line I’ll try to fall in love only to find
That I can’t do it without you it never seems to fit

Cause oh, you are home, and no matter where I go you’re in my bones
And no matter where I sleep, I never rest outside the place I keep my soul

I’d ask you not to ever call again
I do my best to focus on your worst offense
I’ll show you every ugly thing I hide behind my criminal’s defense

I fall asleep in houses I don’t know
I sit in silence when your song comes on the radio
Doing everything that I’ve already done just doesn’t make much sense

Cause oh, you are home, and no matter where I go you’re in my bones
And no matter where I sleep, I never rest outside the place I keep my soul

Oh, you are home, and no matter where I go you’re in my bones
No matter where I go, no matter where I go, you’re in my bones