I momenti che caratterizzavano il momento di scrivere sul libretto delle giustificazioni Indisposto durante la mia adolescenza, erano proprio rari e brevi.
Adesso, con la vecchiaia, quei momenti si fanno sempre più frequenti e più duraturi.
Adesso, con la vecchiaia, almeno un paio di volte l'anno mi tocca avere la febbre che mi trascina per almeno 2/3 giorni in uno stato che mia mamma amerebbe descrivere come leone in gabbia: Chiuso dentro casa, a girovagare in attesa di nulla da fare, e con poco giovamento di ciò.
- Leggere non si può perché ho male al Gulliver;
- Guardare la tele non si può perché durante il giorno son solo cazzate che altro;
- Sentire la radio mi fa rimbombare il cervello;
- Internet no perché dopo un po' mi scasso le balle.
Un esperienza che non consiglio nemmeno a Candy Candy.
Meno male che stavolta è durato solo un giorno...
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