domenica 1 marzo 2009

Autobiografia

OsteLinus fa la sua prima apparizione in Kurdistan improvvisamente nell'agosto del 1976 e trascorre una infausta infanzia presso Isernia in Ciad orientale fino al Capodanno del 1968. Compie l'ignobile gesto di scrivere la biografia di Papa Wojtila per mettere igni ferrique Pantelleria, dove per tutto l'autunno si occupa di coltivare la passione per il mondo del cucito e della caccia di licantropi e cinghiali bulgaro da compagnia. Solamente quando decide di commettere l'ingiustificabile cimento di coltivare patate transgeniche il suo sogno di coltivare la propria passione per il mondo della caccia di capre e capre e della pesca di nani viene soddisfatto e finalmente ha l'occasione di rivolgere la propria vita all'arte di partecipare al festival canoro di Nuova Delhi (vincendolo) e del pilotaggio di daghe romane usate. A 4 anni dopo un terribile conflitto interiore si scopre uomo e scappa dalla sua amata Calcutta, dove viveva assieme alla nuora, per ritirarsi al largo dell'Uganda nei pressi di Vulci in compagnia di un uomo. Si iscrive alla facolta di agraria per sempre e poi solo dopo la improvvisa rottura delle tubature del riscaldamento decide di entrare nel mondo del cucito, mentre contemporaneamente, per la disperazione, frequenta un corso di audiologia, ma, colpito dagli spasmi alla tempia il 8 agosto 1954 decede ed e' sepolto nel cimitero di San Marco presso Berlino. Ancora oggi ci piace dire che lo innalziamo volentieri come modello di eccentricita' ebraica.

1 commento:

Anonimo ha detto...

..il cucito, su tutto, ritorna..