giovedì 9 luglio 2009

Porte scorrevoli a scomparsa


Anche stamattina mi sono svegliato molto presto.
E la prima immagine mentale ancor prima della tazza di caffè è stata un telaio per una porta scorrevole a scomparsa. Un po' l'emblema di questo periodo di transizione che mi sta vedendo protagonista.

Il trasloco, il cambiamento e tutto quello che ne comporta, verrà. A breve, ma è ancora nel futuro, e lo vedo e lo sento con la tipica apatia di chi immagina la vita nei secoli a venire.

La preparazione, invece, ha avuto inizio già da diverso tempo, e in tutto questo periodo stato un concetto forte. Presente. Tangibile. Frenetico. Sporco di polvere e di calce. Con odori acidi come la tinta per pareti e magliette sudate da andirivieni di carico e scarico materiali. Di ginocchia doloranti per chilometri percorsi stando fermi in piedi nei templi della convenienza e del risparmio, alla ricerca del mobiletto del bagno perfetto (cfr. Leggende Metropolitane).

E tutto questo è Wu Wei, come una porta scorrevole a scomparsa.
Adesso c'è. Adesso non c'è.
Va, poi ritorna.
Così come mostra, così poi nasconde.

...se il Cosmo Pavone tornerà.

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