E per quest'anno è andata com'è andata.
Alla fine è stato un mese tanto movimentato che valeva la pena essere assenti, non solo dalla rete, ma anche in quella cosa priva di blog e twitter che è la vita vera (come se ad un tratto se ne potesse fare a meno).
Un po' più rosso del solito, e in contro tendenza alle mode generali, con un po' di pesi fisici in meno, torno in ufficio ufficilamente a riposarmi e a riprendere la vita da tecno nerd a cui sono totalmente fedele.
In quest'estate non ho letto un cazzo, non ho ascoltato musica, non ho gratificato il mio cervello con iniziative degne per i nuovi neuroni, non ho conosciuto gente nuova e non mi sono dedicato a curare il mio corpo come un tempio.
Ho altresì deciso che
- comprerò Wired;
- fare lo zio è bello, ma non tanto bello quanto potrebbe essere fare il papà;
- appena vinco il super enalotto , dopo aver dispensato qualche centinaia e centinaia e centinaia di lire ai miei amici sparirò;
- imparerò ad usare il trapano;
- metterò a posto casa in attesa di ospiti erranti o meno;
- c'è sempre chi sta peggio;
- il mare a San Nicola non è assolutamente paragonabile a Punta Penna;
- la mia tartaruga di sabbia gigante sarà un piacevole ricordo per diversi bagnanti;
- Nicola, quello degli arrosticini, è un grande, anche se gli arrosticini alla fine non erano un granché;
- partire alle 21 ed arrivare alle 2 è una gran figata, molto meglio che partire alle 16 ed arrivare alle 2 lo stesso.
- con poche ore di sonno si può scrivere cazzate.
E per quest'anno siamo a posto (?!).
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